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Celebrazione "Giorno del ricordo" – 10 febbraio 1947/2022

Ai docenti Al personale Ata Agli studenti Alle famiglie

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Oggetto : celebrazione "Giorno del ricordo" – 10 febbraio 1947 / 2022
" La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli
italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più
complessa vicenda del confine orientale." Legge 92/2004, art.1.
Si invitano sin da ora tutte/i le/i docenti, con particolare riferimento a quelli di Area storico-
letteraria, a sviluppare attività e percorsi didattico-formativi legati ai tragici eventi che la Legge
92/2004 intende ricordare; tenuto conto della rilevanza e della complessità dei temi che riferiscono
alla suddetta ricorrenza, si pubblica qui di seguito un documento prodotto dal Settore "Storia e
Memoria del '900" del nostro Istituto :
"Le vicende dolorose e tragiche delle foibe e dell'Esodo giuliano-dalmata non possono essere
comprese se non si legano a quelle legate al periodo 1941 / 1945 , a partire dall'aggressione
militare italiana ai territori dell'exJugoslavia, iniziata nell'aprile del 1941 dall'Esercito regio e
attuata in alleanza organica con la Germania nazista, aggressione che ha provocato, alla fine della
guerra, la perdita di territori con una forte radice storico-culturale italiana e ha dato luogo al
drammatico esodo giuliano-dalmata. La nostra scuola ha sempre espresso una forte attenzione
per le vicende sopra ricordate e in ben tre occasioni diverse (2016/2017/19) gruppi di
studentesse/studenti/docenti in viaggio-seminario si sono recati in visita al sacrario della Foiba di
Basovizza, al Centro Raccolta Profughi di Padriciano, oltreché al famigerato lager nazi-fascista della
Risiera di S. Sabba; in un'occasione, il viaggio-seminario ha toccato anche Lubiana, città martire
della violenza italiana in quei territori. Gli eccidi consumati nelle foibe da parte delle truppe,
regolari e non, dell'esercito comunista di liberazione jugoslavo - va ricordato che nel corso degli
avvenimenti seguiti al'invasione italo-tedesca, la Jugoslavia ebbe più di un milione di morti - sono
l'espressione, in particolare per la II fase (maggio/giugno 1945), di una criminale ferocia anti –

italiana, che seguiva alle fucilazioni di massa, alla pulizia etnica, alla deportazione ed
all'internamento in campi di concentramento degli Sloveni e degli slavi in generale perpetrate
dalle truppe di occupazione italiane, i cui Comandi – i generali italiani M. Roatta e M. Robotti,
comandanti del II Corpo di Armata, saranno riconosciuti criminali di guerra a livello internazionale
ed in Italia - erano perfettamente in linea con le indicazioni e la volontà del regime fascista e della
vigente monarchia. «Di fronte a una razza come la slava, inferiore e barbara, non si deve seguire
la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone.". B. Mussolini, Pola, 20 settembre 1920.
E' alla luce di tutto questo, e nel ricordo di chi venne martirizzato alle foibe e di chi venne
costretto a lasciare la propria terra - si stima in circa 300/350mila i profughi dell'Esodo
giuliano/dalmata - che sembra lecito ed opportuno, oltreché preciso dovere storico e civile ,
dettato da quell' amore verso l'Italia che è tutto compreso e descritto nella nostra Costituzione –
alla cui base la Resistenza antifascista tutta e i costituenti cattolici, socialisti, comunisti, liberali,
repubblicani, azionisti, hanno fatto in modo che ne fossero e ne siano pilastri i principi di libertà,
di democrazia e di uguaglianza violati ed annientati dal regime fascista e dalla monarchia sabauda
- concludere questo documento con le parole di uno dei più grandi storici italiani del '900, che a
proposito del Giorno del ricordo ebbe a scrivere del persistere di "«una retorica che non
contribuisce ad alcuna lettura critica del nostro passato, né ad elevare il nostro senso civile,
ma alimenta ulteriormente il vittimismo nazionale», denunciando nello stesso tempo la gazzarra
«soprattutto mediatica, suscitata intorno alla tragedia delle foibe dagli eredi di coloro che ne sono
i massimi responsabili», che non permette di «fare chiarezza intorno a un nodo reale della nostra
storia che viene brandito come manganello per relativizzare altri e più radicali crimini», G. Collotti,
2007 (in calce, link consigliati)
Roma, 9 febbraio 2022

Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Daniela Crestini

Breve repertorio di link consigliati

  • L’occupazione italiana della Jugoslavia (1941/43)

https://www.reteparri.it/wp-content/uploads/2021/03/Locandina-a-ferro-e-fuoco_A4-1.pdf
http://www.criminidiguerra.it/generaliSloda.shtml

  • Il Litorale adriatico : A. Trieste e l’eccidio di via Ghega B. la Risiera di S. Sabba

A. https://www.youtube.com/watch?v=y7_vdyRnn8Y
B. https://www.youtube.com/watch?v=Byhcyyt0MN4&t=1s

  • La foiba di Basovizza, Trieste (maggio/giugno 1945)

https://www.youtube.com/watch?v=GxpV7C28PX4

  • L’Esodo giuliano-dalmata (1946-1956) : il CRP di Padriciano (Trieste)

https://www.youtube.com/watch?v=mgdElKqlkVE&t=4s
- Per un quadro sintetico :

  • Il confine orientale dal 1920 al 1945

https://www.youtube.com/watch?v=Hx1--eYtCw0&list=PL54F88F2E9C9AC625

Infine, di rilevante interesse è la Relazione della Commissione mista storico-culturale italo-slovena (1993- 2001) istituita dai Governi di Italia e di Slovenia per costruire una memoria storica
condivisa dopo un secolo di tragiche contrapposizioni; la relazione, approvata all’unanimità dagli studiosi che hanno partecipato alla sua stesura, non è mai stata pubblicata ufficialmente in Italia.
https://www.isgrec.it/confine_orientale_2018/materiali/relazione%20commissione%20mista.pdf

Pubblicato: 21.11.2024 - Revisione: 21.11.2024