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Di Pietro Caponecchia e Giuseppe Martino.
Questo progetto nasce nel 1996, quando la scuola acquisisce i diritti di pubblicazione per uso non commerciale, di un documento inedito del soldato Dante Ferraldeschi, scritto durante la prigionia nei campi tedeschi. Il progetto rientrava nel programma 1B, multimedialità in classe, sviluppo delle tecnologie didattiche (1997-2000).
Obiettivi
La grande sfida di questo progetto è stata quella di trasformare un manoscritto in forma di diario, quindi con una scansione temporale lineare, in un prodotto ipertestuale, cercando di evitare la banale trasposizione in digitale di pagine cartacee.
L’obiettivo è stato raggiunto creando due diari paralleli; quello delle pagine di trascrizione testuale, con la metafora del calendario, ricche di nodi e approfondimenti, e la pagina originale del diario, trattata come documento storico. L’utente può passare da una versione all’altra e decidere come proseguire nella lettura, anche per cogliere sfumature, annotazioni e segni, che solo la scrittura manuale è in grado di trasmettere.
L'intento era anche quello di far conoscere la storia degli IMI, Dante Ferraldeschi, originario del nostro Municipio, era infatti un militare italiano internato, dopo l'8 settembre, nei campi di concentramento tedeschi.
La scuola, grazie anche al Preside Giancarlo Baiocco, diventa promotrice e casa editrice di questo lavoro; un cofanetto non in vendita, prodotto in 500 copie, costituito da un libricino, un cd multimediale e un packaging in cartone.
L'ipertesto, crea un piccolo percorso di apprendimento costruito sulla storia semplice e drammatica di una persona vera, un "non eroe" per molti ma non per chi ha letto le pagine del Diario, rivivendo la storia di Dante mentre scriveva il suo pezzettino di vita.
Questo lavoro vuole anche essere un piccolo risarcimento al coraggio degli IMI, di cui si parla sempre poco, e della "resistenza passiva" che hanno fatto nei campi di prigionia, accettando, pur in situazioni disumane, di non aderire alla repubblica sociale, quando bastava un "si" su un foglio di carta, per uscire da quell'inferno e darsi una seconda possibilità.
In occasione della pubblicazione dell'opera, l'IIS di Via Sarandì, all'epoca ancora Federico Cesi, regalò alla biblioteca dell'ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati) una postazione multimediale e alcune copie del lavoro per consentirne una maggiore diffusione. Il lavoro, realizzato all’interno dell’istituto F. Cesi di Roma, da Pietro Caponecchia e Giuseppe Martino, con la collaborazione di Vincenzo Lupo per la grafica del libricino, ha vinto Il primo premio nazionale School Toolbok 1998, organizzato da Garamond e Ibis multimedia, e il primo premio internazionale per cd rom opere off-line, Kids digital screen 1999.
Il lavoro può anche essere utilizzato dal punto di vista didattico come un esempio di Information Design, ossia come si organizzano e si strutturano i materiali per la produzione di un ipermedia. Anche per questo motivo il lavoro è stato inserito come "case history" nei libri: la grafica tra marketing e progetto (Privitera, Soccio, Peraglie) - casa editrice Clitt e in Progettare Multimedia (Antonio Calvani, Mario Rotta).
La mappa concettuale può diventare un foglio di lavoro ricco di spunti, note, immagini; uno storyboard sufficientemente dettagliato, la base di una vera e propria "regia" multimediale.
Gli ipermedia, sono oggetti virtuali dotati di una certa spazialità interna, non dissimile da quella degli oggetti del mondo reale; una spazialità che deve rispondere a determinate regole di usabilità e alle tecniche necessarie per ottenerla, regole non molto diverse da quelle di una normativa prestazionale di un oggetto della produzione industriale. Il progettista multimediale ha dunque il compito di costruire uno spazio mentale, attraverso immagini, metafore, percorsi; uno spazio che esiste nella sola mente dell'utilizzatore e nella struttura informativa dell'ipermedia.
Scarica il pdf della trascrizione del diario
Si ricorda che:
Il "Diario di Prigionia di dante Ferraldeschi” è stato realizzato con le risorse dell'I.P.S. "Federico Cesi" di Roma, per uso interno e per soli fini didattici e divulgativi. I diritti furono ceduti alla scuola dagli eredi per la sola realizzazione di 500 copie del prodotto. Non possono essere ceduti o riprodotti, il software, le immagini, i testi o le altre parti. Tutto il materiale di repertorio è qui usato per soli scopi didattici e non al fine di abuso o violazione. Le immagini presenti libricino e inserite nell’album del campo di Sandbostel, sono state gentilmente concesse dalla Arnaldo Forni Editore. Le altre immagini fanno parte dell'archivio di Dante Ferraldeschi. E' vietato l'utilizzo di testi o parti estratte dal Diario, senza indicarne la fonte. Gli autori ringraziano Vincenzo Lupo, Alberto Amitrani e la casa Editrice Garamond.
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